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Testalino Liutaio
Aggiornato il 05 luglio 2023

Il Distretto della liuteria

Il Distretto della liuteria ha costituito una fase fondamentale del percorso per la salvaguardia del saper fare liutario tradizionale cremonese.

Si tratta di un progetto direttamente collegato a quello dei Distretti Culturali, concepito nel 2004 da Fondazione Cariplo per valorizzare il patrimonio culturale attraverso lo sviluppo del territorio. Il distretto culturale è, infatti, un territorio in cui sono presenti numerosi beni culturali e ambientali, servizi e attività produttive collegate tra loro, che vengono interessati da investimenti su capitale umano, integrazione tra filiere produttive e settore cultura, innovazione dei servizi e delle metodologie.

Il progetto dei Distretti Culturali si è sviluppato in 4 fasi:

  • 2005-2006: studio generale per individuare aree omogenee in cui creare i distretti;
  • 2007-2008: selezione dei territori in cui realizzare studi di fattibilità per verificare le condizioni istituzionali ed economiche necessarie allo sviluppo dei distretti;
  • 2008-2010: studi di fattibilità;
  • Approvazione dei distretti: il "Distretto Culturale della Provincia di Cremona" viene approvato nel luglio 2010.

Conclusa questa prima fase, nel 2015 il Comune di Cremona presenta a Fondazione Cariplo una richiesta di finanziamento per un nuovo progetto che si intitola Distretto culturale della città di Cremona, che costituisce la propaggine del progetto di Fondazione Cariplo relativo ai distretti culturali.

Concluse le azioni del distretto culturale della provincia di Cremona, infatti, Fondazione Cariplo riflette con il Comune di Cremona e arriva alla conclusione che la dimensione urbana - in particolare quando si tratta di una dimensione urbana fortemente connotata, come quella di Cremona - è la dimensione nella quale è conveniente proseguire gli investimenti, perché anche piccoli investimenti possono innescare potenzialità trasformative importanti.

A Cremona, l’investimento ricade sulla filiera della formazione: i finanziamenti richiesti, dunque, servono per consolidare la presenza delle sedi universitarie a Cremona, in particolare di quelle dell’Università di Pavia e del Politecnico di Milano nelle due componenti: la ricerca e la didattica; la prima, attraverso il consolidamento dell’attività dei laboratori di ricerca e la seconda, attraverso un’offerta formativa dal particolare taglio che, per specificità, distingua Cremona da altre sedi. Questo dà vita, sul fronte dell’Università di Pavia, al lavoro per la presentazione, e poi il riconoscimento e l’accreditamento, del corso di laurea in Restauro degli strumenti musicali e strumentazioni scientifiche e tecniche; per il Politecnico di Milano, con un respiro temporale più ampio, alla trasformazione della città nella sede della laurea magistrale in Music and Acoustic Engineering.

L’idea che sostiene queste operazioni è che consolidare questi luoghi di ricerca e di formazione avrebbe generato una ricaduta, diretta e indiretta, sulla città e specialmente su alcuni comparti, tra cui la liuteria, perché avere qui stabilmente delle competenze così prossime ad alcuni ambiti della professione dei liutai avrebbe potuto generare positive sinergie, senza ulteriori investimenti aggiuntivi.

Fra il 2015 e il 2017, la liuteria in termini di fisionomia del distretto, anche all’interno della teoria della distrettualizzazione dei territori, si dimostra inequivocabilmente l’elemento dominante; parallelamente, la comunità dei liutai, sollecitata da alcuni progetti di formazione, manifesta interesse verso i temi e le attività del distretto, che quindi si trasforma in un distretto sempre dedicato al tema della formazione, ma specificatamente incentrato sulla liuteria.

Sempre nel 2017, l’Italia applica la Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (2003), già ratificata nel 2006, e modifica la legge che sino ad allora era stata usata per finanziare la tutela e lo sviluppo dei piani di gestione dei siti Unesco, introducendo, per la prima volta, come destinatari della tutela da parte dello Stato i cosiddetti elementi immateriali.

Da lì, il Ministero della Cultura, da un lato, e il Ministero delle politiche forestali dall’altro cominciano ad emanare dei bandi che finanziano azioni finalizzate alla definizione, costruzione e scrittura dei piani di salvaguardia degli elementi. Il Comune di Cremona, forte degli anni di lavoro precedenti con il Distretto e Fondazione Cariplo, e forte di tutto il coordinamento che negli anni 2010-2011 era stato fatto per la presentazione della candidatura della liuteria all’Unesco, riprende in mano questa materia e si propone a tutti i soggetti che avevano sottoscritto la candidatura nel 2011 come interlocutore unico del Ministero e quindi come rappresentante della comunità. Tutti i soggetti sottoscrivono un atto d’intesa, che costituisce il titolo giuridico sulla base del quale Cremona prosegue il proprio lavoro in questo ambito, ora giuridicamente delineato con una legge dello Stato e assunto dall’ente locale come una propria competenza.