A distanza di cinque secoli da quando Andrea Amati costruì a Cremona il primo violino della storia, la liuteria e le sue connessioni con la musica – studiata e suonata – costituiscono una trama diffusa che connota la cultura cittadina e che si configura come un unicum nel panorama mondiale. Accanto alle botteghe disseminate per le strade cittadine che mantengono viva la tradizione attraverso la pratica quotidiana, infatti, esiste una fitta rete di istituzioni e di eventi che contribuiscono alla vitalità del saper fare liutario tradizionale cremonese, e che fanno capo a tre ambiti specifici, ma fortemente interconnessi: la formazione liutaria, la ricerca e la musica.
La formazione nell'ambito della liuteria a Cremona viene proposta da svariate istituzioni, dove puoi apprendere l'arte di costruire strumenti ad arco, seguire master di specializzazione, corsi di aggiornamento continuo, e partecipare ai concorsi.
La musica permea la vita della città: viene suonata nei teatri e nel meraviglioso auditorium del Museo del Violino; viene studiata nelle sale del conservatorio, perfezionata nei corsi dell'accademia Stauffer. Ne vengono approfonditi temi e specificità nei corsi di laurea di musicologia e di ingegneria del suono.
Ricerca sui materiali e sui comportamenti vibroacustici degli strumenti del passato, per comprenderne scientificamente i comportamenti: di questo si occupano i laboratori scientifici presenti a Cremona, che investigano tutti gli aspetti della produzione sonora degli strumenti ad arco, attraverso la raccolta di un’enorme e variegata quantità di informazioni e la loro analisi da un punto di vista complessivo.
Non potrebbe esserci sopravvivenza senza mercato. Anche gli aspetti commerciali giocano un ruolo fondamentale nella salvaguardia del saper fare liutario tradizionale cremonese. Affiancano i liutai e le liutaie del territorio le istituzioni della rete: Camera di Commercio, CremonaFiere e le associazioni di categoria.
