Ricerca sui materiali e sui comportamenti vibroacustici degli strumenti del passato, per comprenderne scientificamente i comportamenti: di questo si occupano i laboratori scientifici presenti a Cremona. I moderni strumenti ad arco sono, infatti, il risultato di un’evoluzione tecnica basata sulla sperimentazione empirica di generazioni di liutai, nell’intento di migliorare la proiezione acustica e la qualità del suono, che oggi si possono avvalere di centri che investigano tutti gli aspetti della produzione sonora degli strumenti ad arco, attraverso la raccolta di un’enorme e variegata quantità di informazioni e la loro analisi da un punto di vista complessivo. Anche a Cremona.
Il laboratorio, che ha sede all’interno del Museo del Violino, conduce indagini non invasive, quindi senza il prelievo di campioni materici, pensate appositamente per gli strumenti musicali. Decidere quali siano le azioni più adeguate a conservare uno strumento musicale antico presuppone una riflessione sui modi con cui possiamo intendere questo particolare tipo di beni. I modi sono due, uno statico e uno dinamico: il primo interpreta lo strumento come bene materiale di valore storico, in grado di produrre cultura in quanto tale, l’altro lo considera tale perché in grado di produrre cultura per la sua funzione, cioè per la sua possibilità di suonare. Questa dualità apre vari quesiti circa la conservazione: qual è la scelta migliore per conservare gli strumenti musicali antichi? Va preservata la funzionalità o va semplicemente conservato l’oggetto in quanto tale, in teca e nel silenzio? L’obiettivo di Cremona è superare la dicotomia tra i due modelli, attraverso la collaborazione di profili e competenze scientifiche diverse. Due sono i principali filoni di ricerca del laboratorio: uno dedicato allo strumento musicale, e uno dedicato ai reperti stradivariani: raccolta di materiali cartacei, attrezzi di lavoro, pezzi di strumenti e così via, che fanno parte della grandissima collezione proveniente dall’ex museo Stradivariano.
Vai al sitoI moderni strumenti ad arco sono il risultato di un’evoluzione tecnica basata sulla sperimentazione empirica di generazioni di liutai, nell’intento di migliorare la proiezione acustica e la qualità del suono. Tuttavia, il modo con cui lo strumento (inteso come “oggetto”) influenza comportamento vibroacustico e resa timbrica è ancora lontano dall’essere compreso, perché la complessità dei fenomeni fisici e percettivi oggetto dell’analisi richiede il contributo di differenti discipline. Di questo si occupa il Politecnico di Milano che, come il laboratorio di diagnostica non invasiva, ha sede nel Museo del Violino. Il laboratorio, infatti, investiga tutti gli aspetti della produzione sonora degli strumenti ad arco non solo raccogliendo e registrando un’enorme e variegata quantità di informazioni, ma analizzandole da un punto di vista complessivo.
Oggi sono tre i principali ambiti nei quali sono state condotte le analisi nei primi anni di vita del laboratorio: studio della generazione del suono, analisi della radianza acustica e analisi timbrica.
Vai al sitoÈ un’azienda speciale della Provincia di Cremona che eroga servizi di formazione. Presso Cr.Forma è costituita la scuola di restauro che offre formazione professionale nel settore della liuteria, del restauro, e della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni culturali, con un panorama molto ricco di opportunità.
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