Dopo un anno caratterizzato dalle evoluzioni della pandemia da Covid-19, finalmente ci ritroviamo con gli appuntamenti di formazione specialistica per liutai e riprendiamo là dove ci eravamo lasciati; la sessione di formazione 2021 propone il programma che la pandemia ha impedito di svolgere nel 2020: due conferenze e due workshop dedicati allo studio dello strumento e quattro incontri tematici sulla produzione di Antonio Stradivari.
Lo studio dello strumento prende in esame opere della fine del Sette ei primi anni dell’Ottocento, periodo nel quale la liuteria cremonese, segnata dalla scomparsa degli Amati, dei Guarneri, dei Rugeri e di Antonio Stradivari, vive grazie agli eredi di Carlo Bergonzi, e dei liutai di prima generazione come Lorenzo Storioni, del suo allievo Giovanni Rota e infine di Giovanni Battista Ceruti. La presenza al Museo del Violino di alcuni loro strumenti, oltre al basso di Nicola Bergonzi, rappresenta un’occasione di studio e approfondimento delle tecniche costruttive di quel periodo, anche attraverso il racconto delle vicende della liuteria cremonese degli anni successivi ai secoli della sua affermazione .
Acquisizioni recenti e lavori di restauro su strumenti di particolare interesse offrono l’opportunità di approfondire temi storici e tecnici di rilievo: è il caso dell’appuntamento dedicato al violino 1659 di Andrea Guarneri, recentemente acquisito dalla fondazione Arvedi-Buschini, del violoncello del 1692 prestato da Conservatorio di Milano e di quello dedicato al piccolo violino di Lorenzo Storioni recentemente restaurato in seguito all’acquisto del Comune di Cremona (grazie al contributo della Fondazione Bracco).
Negli incontri tematici legati alle attività di Antonio Stradivari, vengono presentati risultati che potrebbero avere un grande risalto a livello nazionale (e non solo) riguardo agli studi e ai risultati non solo da un punto di vista scientifico ma anche storico, organologico e filologico.
Gli incontri su Stradivari sono tenute da Marco Malagodi e Fausto Cacciatori e saranno condotte in modalità webinar, mentre le conferenze ei workshop tenuti da Bruce Carlson e Fausto Cacciatori avverranno in presenza, nel padiglione Amati del Museo del Violino.
Bloccate le agende: le iscrizioni si lunedì 7 !
Tutti gli appuntamenti sono realizzati grazie alle misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale” posti sotto tutela dall’Unesco.