Rinasce Casa Stradivari, la prima dimora in cui visse Antonio Stradivari con la prima moglie, Francesca Ferraboschi, in corso Garibaldi 57 a Cremona.
La ristrutturazione in corso restituirà, infatti, alla città un nuovo centro di promozione culturale e artistica e accoglierà giovani artigiani per percorsi di formazione e specializzazione, legati ai temi della tutela della trasmissione del sapere tra scuola e bottega e del rapporto tra musicisti e liutai.
In linea con le azioni del Piano di salvaguardia del saper fare liutario tradizionale cremonese, Casa Stradivari dall’autunno 2023 offrirà attività formative a giovani liutai che potranno frequentare un corso di 18 mesi per costruire strumenti ad arco.
Li seguiranno maestri di fama internazionale: Bruce Carlson, Marcello Ive, Primo Pistoni e Davide Sora. Carlo Andrea Rozzi e Alessandro Voltini si occuperanno del progetto di analisi acustica degli strumenti nelle varie fasi di lavorazione; il chimico Curzio Merlo dello studio delle vernici. Nel quadro del programma, inoltre, verranno inseriti seminari e approfondimenti aperti anche a tutta la comunità liutaria, in collaborazione con altre realtà del territorio.
Le nuove attività formative sono frutto della sinergia istituzionale tra Comune di Cremona, Fondazione Casa Stradivari e Fondazione Museo del Violino "A. Stradivari" e saranno organizzate intorno a tre filoni tematici: le attività della bottega, allestite al piano terra, quelle dedicate a giovani musicisti, che si svolgeranno al primo piano, e le residenze artistiche al secondo che prevedranno la residenza di un artista di fama internazionale disponibile a incontrare gli studenti. Cuore del progetto, infatti, sono proprio gli scambi tra studenti, maestri e personalità affermate che costituiranno il terreno fertile per la crescita di nuovi talenti e l’elemento fondamentale per il sostegno all’avvio d’impresa per giovani liutai.
La Casa sarà inoltre aperta al pubblico per iniziative culturali e visite e l’inaugurazione è fissata per il prossimo 4 luglio, anniversario dell’ingresso di Stradivari e consorte nella dimora di corso Garibaldi a Cremona.
Foto di Yuma Murata