Aggiornato il 19 dicembre 2024

Addendum al dossier di candidatura UNESCO

La comunità dei liutai cremonesi, durante la scrittura del Piano di salvaguardia della Liuteria Cremonese, ha organizzato specifici focus.

Il primo di questi, durato dal maggio 2022 al marzo 2023, ha affrontato l'ambito della descrizione dell'elemento ripercorrendo, attraverso lo studio storico e l'analisi diretta dei reperti e degli strumenti, la storia del Saper fare liutario tradizionale cremonese dalle origini al Novecento.

I liutai partecipanti hanno ritenuto opportuno proporre una integrazione della breve descrizione contenuta nel dossier di candidatura e nella decisione del Comitato intergovernativo del dicembre del 2012, in forma di addendum.

Il testo è stato elaborato in sessione plenaria il giorno 27 novembre 2023.
Eccone i punti:

a) La comunità patrimoniale del saper fare tradizionale liutario cremonese è formata in primo luogo dalla comunità dei liutai, che con il loro lavoro quotidianamente mantengono vivo il patrimonio immateriale tutelato dall'UNESCO.

Accanto alla comunità degli artigiani è presente una rete di istituzioni formata in primo luogo dal Comune di Cremona e dal Museo del Violino, custodi delle Collezioni Civiche liutarie; ed inoltre il sistema delle istituzioni culturali e formative (la scuola internazionale di liuteria, le istituzioni di formazione post diploma, le università, il conservatorio, il teatro, le associazioni culturali) e delle istituzioni e associazioni del mondo artigiano (la camera di commercio,  le associazioni di categoria, il consorzio liutai)

b) Il metodo costruttivo che identifica la liuteria cremonese da Andrea Amati ai liutai del tardo Ottocento è caratterizzato dall'utilizzo della forma interna. Tale metodo è documentato dalle testimonianze materiali che costituiscono le Collezioni Civiche Liutarie, custodite presso il Museo del Violino in Cremona. Gli strumenti e le forme, i modelli e gli attrezzi, caratteristici di un lavoro artigianale, provengono dalle botteghe degli Amati, dei Guarneri, dei Rugeri, di Stradivari, dei Bergonzi e dei Ceruti.

c) Il metodo costruttivo, trasmesso dal XVI secolo, utilizzato da liutai contemporanei, si è evoluto per esigenze musicali dalle origini a oggi  ma ha mantenuto inalterato l'utilizzo della forma interna.

d)  La tradizione costruttiva antica, così come quella contemporanea, si basa sull'utilizzo di materiali specifici e prevede la stagionatura naturale del legno e l'utilizzo di colle e vernici naturali

e) L'organizzazione della bottega prevedeva la figura del maestro e la presenza di aiutanti, che contribuivano alla costruzione degli strumenti nell'ambito di un processo di lavorazione artigianale, garantendo la trasmissione dei saperi e del saper fare. Tale organizzazione consente ancora oggi di costruire un numero di strumenti determinato dalla capacità del singolo maestro.